L’ex presidente del Governo spagnolo José Maria Aznar ha preso parte ad un convegno dal titolo “La Comunità Valenciana rispetto al nazionalismo catalano” affermando che Valencia è nel mirino della “strategia dell’indipendentismo”.
L’intervento di Aznar si è aperto con la conferma del suo impegno a favore delle diversità all’interno della Spagna: “noi pensiamo che l’azione politica deve partire dalle idee, non diffondiamo immagini apocalittiche ma la situazione attuale è così grave che sta mettendo a dura prova la costruzione costituzionale che sta dando prova della sua solidità. Il problema non è la Costituzione e la sua riforma non è la soluzione. Il nazionalismo destabilizza la Costituzione e la sua espansione mira al Pais Valencià e alle Isole Baleari”.
Secondo Aznar l’obiettivo dei “secessionisti” è esportare nelle terre valenciane e nelle Baleari “il disegno espansionista”. Non si tratterebbe, a suo dire, di un elemento secondario della strategia e i partiti indipendentisti starebbero lavorando per realizzarlo. “Alla Comunità Valenciana spetta il ruolo di assicurare che le istituzioni non aiutino la rottura”.
Aznar ha sostenuto la tesi che per il futuro della Spagna è cruciale il mantenimento dell’autonomia valenciana, come elemento di bilanciamento e di coesione nazionale e che in questo senso non servono atteggiamenti apocalittici bensì urgono soluzioni politiche, istituzionali e sociali per frenare l’indipendentismo catalano.
Aznar ha attaccato anche il ruolo di Podem, visto come fiancheggiatore dell’indipendentismo catalano e dei suoi progetti definiti come “ribellione in piena regola” all’interno di un percorso irreversibile che renderà impossibile tornare alla condizioni precedenti. Occorre “un fronte di cittadini democratici e dotati di determinazione inflessibile nella difesa di ciò che è di tutti. Il loro tempo è finito”.
In una comunità autonoma dove per decenni ha governato il PP, trasformando le terre valenciane in un avamposto offensivo nei confronti della politica, della Lingua e della cultura catalane, ora Aznar deve fare i conti con il governo presieduto da Ximo Puig del Partito Socialista del Pais Valencià, federazione locale del PSOE, in alleanza con la coalizione valencianista Compromis, sempre più connotata da un pancatalanismo, represso per decenni, che ora sembra fiorire sulla spinta del processo di autodeterminazione catalano.
Le forti spinte che arrivano dalle istituzioni e dalla politica valenciane verso la riforma della Costituzione spagnola impensieriscono gli unionisti di destra e di sinistra. Lo spettro di un’unità politica e culturale dei Paesi Catalani, cioè la somma di tutti i territori di Lingua Catalana, è l’incubo peggiore di ogni politico spagnolo.
Porque la Banda de los 4 ha decidido dejar a Pujol manos libres y fabricar su nación catalana. Luego, cuando Pujol se haya apoderado de Valencia y Mallorca y expulsado la oposición, dará el golpe de estado que ya será solo soplar: el castillo de naipes caerá sin esfuerzo mientras que los causantes de este drama evitable (Felipe Gonzalez, Aznar, Zapatero y Rajoy) se ríen de nosotros disfrutando nuestra pensión vitalicia de expresidentes en un yate sorbiendo un daiquiri y fumándose un Cohíba. Si nosotros lo permitimos, claro. custom written essays