“La Scozia dovrebbe essere un paese indipendente?”
[BREVI] Il Governo scozzese ha annunciato un nuovo progetto di legge per un nuovo possibile referendum da sottoporre all’Esecutivo di Edimburgo.
[BREVI] Il Governo scozzese ha annunciato un nuovo progetto di legge per un nuovo possibile referendum da sottoporre all’Esecutivo di Edimburgo.
[BREVI] Il presidente catalano Carles Puigdemont ha detto in una intervista a Vanity Fair che sarebbe disposto a finire in prigione per aver convocato il referendum sull’indipendenza previsto per il settembre 2017.
[BREVI] L’ex allenatore del FC Barcelona e attuale tecnico del Manchester City ha espresso il suo supporto alla presidente del Parlamento catalano.
Sono passati otto secoli dalla sanguinaria crociata contro gli occitani Albigesi. Ma non è mai troppo tardi per chiedere scusa, quantomeno a livello religioso. Il 16 ottobre 2016 può passare alla storia come l’inizio di un processo di riavvicinamento tra fedi.
[BREVI] Il presidente indipendentista dell’Assemblea di Corsica, Ghjuvan Guidu Talamoni, ha annunciato la liberazione dei due indipendentisti davanti agli eletti corsi che hanno applaudito l’evento.
Estratti dal discorso pronunciato dal Presidente catalano Carles Puigdemont mercoledì 28 settembre in occasione del dibattito sulla fiducia. Oggi i parlamentari catalani voteranno per rinnovare o togliere la fiducia al Presidente. Questa la posta in gioco.
Le elezioni basche e galiziane offrono spunti interessanti per l’indipendentismo e per il diritto all’autodeterminazione. La nuova maggioranza favorevole al diritto a decidere nel Parlamento basco si attesta sul 76%, i risultati di EH Bildu, nonostante l’assenza forzata di Otegi, sono il giusto incoraggiamento all’unità delle forze della coalizione e alla coraggiosa scommessa per una…
Devono entrare in gioco riflessioni profonde sul nostro modo di intendere, di incarnare, di vivere la politica, le istituzioni, la nostra delega del potere, ormai sempre più costantemente svogliata, anestetizzata e acritica persino quando quel potere arriva ad agire con quegli aeroplani pilotati da interessi economici e territoriali, dispensatori di mortale terrore democratico.
Quanti posti letto ha la caserma di Pratosardo? Duecentocinquanta? Si potrebbe utilizzare quella struttura per restituire un briciolo di dignità ai sardi in difficoltà, per evitare atti disperati di persone che nel mezzo della loro vita si vedono senza possibilità di riscatto, per creare occasioni sociali e creative per tamponare, magari solo temporaneamente, il disagio e la mancanza di prospettive?
Capimmo in quel preciso istante che la sensazione di distanza tra la RAS – intesa come la somma di politici e burocrati – e il bene del popolo sardo non solo non fosse un’illusione ottica distorta dalla nostra impetuosa convinzione indipendentista bensì fosse una realtà ma capimmo anche che questo dato di fatto non dipendesse da distrazione o superficialità bensì dettata da una precisa volontà, intenzionale e cosciente, di snaturare qualsiasi minimo appiglio di autocoscienza collettiva dei sardi come popolo e come nazione.