Corsica, l’unità nazionale vince anche sulla burocrazia degli apparati amministrativi.
Sta per compiersi il primo anniversario dell’elezione del primo governo còrso di unità nazionale tra le coalizioni “Femu a Corsica” del Presidente Gilles Simeoni e “Corsica Libera” rappresentata da Jean-Guy Talamoni.
E nonostante non sia ancora passato un anno, la volontà e la visione politica di una compagine che governa in ottica nazionale còrsa portano a risultati incredibili e attesi da decenni.
Qualche giorno fa è stato rilasciato un comunicato istituzionale a quattro firme: Gilles Simeoni (Presidente del Consiglio Esecutivo di Corsica), Jean-Guy Talamoni (Presidente dell’Assemblea di Corsica), Pierre-Jean Luciani (Presidente del Consiglio Dipartimentale della Corsica del Sud) e François Orlandi (Presidente del Consiglio Dipartimentale dell’Alta Corsica). I quattro maggiori rappresentanti istituzionali dell’Isola hanno annunciato il loro accordo unanime sulla creazione, dal prossimo 1 gennaio 2018, della Collettività di Corsica: un ente amministrativo unico, che supera l’attuale divisione in tre realtà burocratiche territoriali e che consentirà la partenza di una nuova fase dinamica e propositiva di coordinamento nazionale delle politiche del governo, nell’interesse della Corsica e dei còrsi.
La costituzione della Collettività di Corsica è un obiettivo storico dell’indipendentismo teso all’annullamento delle divisioni amministrative dettate dallo Stato francese. Anche sulla definizione lessicale di questo nuovo ente le divergenze tra le forze politiche còrse e quelle francesi sono evidenti e simboliche: per la burocrazia francese si chiamerà Collettività unita, per i còrsi sarà la Collettività unica, l’ente i cui poteri finalmente si estenderanno su tutto il territorio nazionale senza incontrare impedimenti di altri enti regionali.
L’accordo, che prende in considerazione le richieste dei sindacati per la salvaguardia dei posti di lavoro dei due enti che verranno soppressi, è stato per lungo tempo osteggiato dagli apparati burocratici e dalle forze politiche francesi. Ma la forte spinta del primo Governo nazionale còrso ha consentito una convergenza finora inimmaginabile, tenendo in considerazione che i presidenti dei due Dipartimenti soppressi non sono espressione di partiti nazionali còrsi.
In queste settimane sono in corso incontri tematici territoriali tra gli eletti e gli impiegati di tutti gli enti coinvolti in questa storica riforma tesi a trovare le migliori soluzioni per rendere fluida ed efficiente l’operatività della nuova Collettività unica. La riflessione tocca il tema della Lingua còrsa, della fiscalità, della speculazione finanziaria, dell’equilibrio territoriale, della territorializzazione e dell’armonizzazione dei servizi sociali, dell’organigramma e della gestione, nonché della formazione.
L’unità nazionale delle forze còrse al Governo sta offrendo un esempio da seguire anche sotto l’aspetto della gestione autorevole, innovativa e pragmatica, partecipata e inclusiva, anche dei processi di riforma più ostici e strutturali.