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Corsica, Talamoni: ora una nuova fase del Governo còrso, più politica

Per il Presidente del Parlamento còrso “è urgente che la Collectivité intraprenda una nuova strategia”.

In una intervista rilasciata al quotidiano Corse Matin il Presidente dell’Assemblea di Corsica, l’indipendentista Jean-Guy Talamoni, valuta che sia giunta la fase nella quale il governo còrso debba accelerare e spingere con forza sui valori caratterizzanti della coalizione di maggioranza.

Secondo il Presidente nei suoi primi tre anni di vita il primo governo nazionale còrso, costituito dagli indipendentisti di Corsica Libera e dagli autonomisti di Femu a Corsica sotto il cappello comune di Pè a Corsica, ha dovuto affrontare un gran numero di questioni arretrate in decine di anni di gestione centralista dell’Isola come ad esempio l’imponente processo burocratico della fusione dei tre enti amministrativi tra i quali era suddiviso il governo territoriale della Corsica.

Anche il difficile rapporto con lo Stato francese, sordo ad ogni richiesta di dialogo e di negoziato, ha fatto sì che si accumulassero ulteriori difficoltà tecniche e finanziarie. Non dimentichiamo che anche il semplice tema dell’autonomia dell’Isola,  che per i sardi costituisce un aspetto scontato e praticamente già superato dagli eventi, rappresenta in Corsica uno scoglio insormontabile a causa dell’atteggiamento di chiusura totale dello Stato.

Ma Talamoni ricorda che, nonostante tutto, il governo nazionale còrso è riuscito a sistemare molte cose e che quindi è arrivato il momento di porre in opera “i fondamentali del nazionalismo e della giustizia sociale”, così come da programma e da mandato elettorale. Già dallo scorso settembre il suo partito, Corsica Libera, aveva suonato il campanello d’allarme per un certo grado di impazienza che serpeggia tra la popolazione e tra le fila indipendentiste, proponendo di stilare una tabella di marcia precisa su tutti gli aspetti tralasciati e non sviluppati a sufficienza. Si prospetta quindi una nuova fase, più politica, che risolva definitivamente i problemi del lavoro locale, delle pensioni, e del ritorno e dell’inserimento sociale degli ex prigionieri politici.

“Propongo la creazione di una commissione sul tema dei prigionieri, dei ricercati e degli ex detenuti”, afferma Talamoni.

Secondo il primo presidente indipendentista del Parlamento còrso non si può negare la necessità di riuscire a sbloccare il rapporto con lo Stato, anche se tutte le proposte della Collettività còrsa sono state trattate dall’Eliseo con enorme disprezzo. La pressione di Corsica Libera sul governo còrso è dettata dall’esigenza di imprimere una svolta tangibile all’operato dell’esecutivo il quale, finalmente superati gli ostacoli tecnici, possa iniziare a dare risposte concrete alle aspettative e alle promesse elettorali. Anche alla luce del fatto che ormai mancano circa due anni alle prossime elezioni.

“I còrsi – dice Talamoni – devono percepire di aver fatto la scelta giusta votando per noi. Vogliamo garantire ai còrsi il rispetto per gli impegni presi e penso che siamo in tempo per mantenere le promesse della nostra campagna elettorale”. L’intervista, dal tono propositivo si conclude con una ulteriore nota in positivo: “c’è ancora tempo per fare bene”.

Fonte: Corse Matin

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