Posted on

ETA annuncia che, dopo il disarmo, è già in corso il dibattito interno sul futuro dell’organizzazione

In una nota inviata al quotidiano Gara, l’organizzazione annuncia che, dopo il processo di disarmo, ha iniziato un processo di dibattito interno che porterà a decisioni in merito “alla funzione dell’organizzazione”.

La nota informativa diramata da ETA si apre con il ricordo del prigioniero Kepa del Hoyo, rivendicando la sua militanza e il suo impegno e ponendo l’accento sul fatto che la sua morte nelle prigioni spagnole dimostra che le conseguenze del conflitto tra Stato spagnolo e Paesi Baschi “sono ancora vive perché coloro che hanno sete di vendetta voglio ostacolare tutto”.
ETA con questa lettera informa che il suo dibattito interno “è in corso e si sta portando avanti”.
L’intera organizzazione farà una lettura del suo passato, analizzerà la sua storia e la strada percorsa dalla modifica della strategia ad oggi”. Su questa base l’organizzazione sarà “ansiosa di prendere decisioni sul ruolo di ETA”.
E’ per due motivi che questo dibattito, annunciato prima del processo di disarmo, è stato posticipato. Da un lato a causa del lavoro per il disarmo stesso, dall’altro per “non ostacolare altri dibattiti che si sono sviluppati all’interno della sinistra indipendentista”.
Il fulcro del ragionamento all’interno dell’area è “che cosa debba fare ETA per garantire che il processo di indipendenza si avvii e si sviluppi nelle condizioni migliori, per facilitare la somma delle forze che riescano a mettere in pratica il diritto a decidere”.
ETA afferma di essere cosciente del fatto “che potranno verificarsi pressioni politiche e mediatiche per condizionare negativamente i risultati e i benefici dello sviluppo del dibattito”. Nei confronti di questi tentativi di intossicazione i responsabili di ETA ribadiscono ai propri militanti che “ora hanno la parola e la decisione sulle proposte messe in discussione”.

Con lo scopo di rafforzare l’importanza storica di questo dibattito ETA ha aggiunto al comunicato una foto della placca originale disegnata da Felix Likiniano con l’ascia e il serpente che è poi diventata il simbolo dell’organizzazione. In questo senso, durante il processo di dibattito l’immagine raffigurata sostituirà il solito timbro in tutte le comunicazioni e i documenti, a partire dalla presente nota.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.