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L’interconnessione elettrica Sardegna-Corsica-Italia e la disputa terminologica indipendenza/autonomia.

L’amministratore delegato di Terna, Luigi Ferraris, e il responsabile nazionale di EDF – l’ente elettrico francese – Jean-Bernard Levy hanno firmato ieri un contratto per modernizzare le infrastrutture di collegamento elettrico tra Sardegna, Corsica e Italia e aumentarne la potenza. La Corsica beneficerà di questo grande progetto anche grazie alla costruzione di una nuova centrale a Lucciana che rafforzerà la sicurezza elettrica dell’Isola.

Il progetto, denominato Sa.Co.I. III (Sardegna Corsica Italia) comporterà lavori su circa quattrocento chilometri di cavi, buona parte dei quali saranno stesi sul fondo del mare.
La cerimonia di sottoscrizione del progetto si è tenuta presso la vecchia stazione di conversione di Lucciana che trasforma la corrente da continua ad alternata e la ridistribuisce sul territorio còrso. Il progetto rinnova le linee e le strutture realizzate negli anni ’60, assicurerà la stabilità energetica alla Corsica almeno per i prossimi trent’anni e garantirà l’equilibrio tra domanda e offerta, sia in inverno che nei mesi di forte afflusso turistico. Gli effetti positivi per l’economia còrsa non si lasceranno attendere, sia a livello di sviluppo economico che di lavoro.

Gli eletti della coalizione di governo corsa parlano di indipendenza energetica, molto soddisfatti per l’ennesimo legame con la Sardegna. I politici unionisti parlano di autonomia anche se a dire il vero Jean-Bernard Levy ha parlato di “autosufficienza”.

Dopo pochi mesi di governo di unità nazionale per la Corsica si assiste ad una notevole evoluzione del dibattito pubblico e del pensiero collettivo in senso nazionale còrso, legittimato e sostenuto dalle istituzioni le quali, oltre a rendere effettive ed applicabili parte delle soluzioni indipendentiste, conferiscono alla proposta e all’azione di area una legittimità impensabile fino a qualche mese fa.

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