Il Comitato per i Diritti Umani delle Nazioni Unite chiede allo Stato spagnolo di fare tutto il possibile per garantire i diritti politici di Jordi Sanchez, ex presidente dell’Assemblea Nazionale Catalana e numero due del partito indipendentita Junts per Catalunya (JxCat), formazione del Presidente Carles Puigdemont. Il Comitato dell’ONU annuncia anche la richiesta di “misure cautelative” alla Spagna che consistono in un meccanismo previsto dall’ONU per evitare “danni irreparabili” alle persone che denunciano abusi rispetto ai loro diritti. Il Comitato ha infine chiesto allo Stato di inviare qualsiasi tipo di “informazione o osservazione” sul caso di Sanchez in un tempo massimo di sei mesi.
Jordi Sanchez è in prigione dall’ottobre 2017 e pochi giorni fa il Tribunale Costituzionale ha negato la sua scarcerazione. L’ONU vuole arrivare a prendere una decisione nel merito della sua situazione, non vincolante per la Spagna, ma rispondente agli accordi e ai trattati internazionali.
Segue il testo tradotto della risoluzione del Comitato per i Diritti Umani dell’ONU, citata anche dal Presidente Carles Puigdemont nel suo messaggio istituzionale diramato venerdì 23 febbraio nel quale dà sostegno ai nuovi alti rappresentanti indipendentisti arrestati ed esiliati.
Gentile Signor Krisch,
ho l’onore di comunicarle che la sua comunicazione del 21 Marzo 2018, consegnata all’attenzione della Commissione per i Diritti Umani per essere sottoposta al Patto Internazionale sui diritti civili e politici, per conto del Signor Jordi Sànchez i Picanyol, è stata registrata con il numero di protocollo N° 3160/2018. La preghiamo gentilmente di fare riferimento a questo numero di protocollo per ogni futura comunicazione. La invitiamo inoltre ad inoltrare ogni futura comunicazione alla Sezione Petizioni e Richieste di informazioni trattato dei Diritti Umani, ufficio dell’Alto Commissario per i Diritti Umani, petitions@ohehr.org.
Misure Provvisorie. Secondo la disposizione 92 del regolamento interno della Commissione, è stato chiesto allo Stato [Spagnolo] di adottare tutte le misure necessarie a garantire che il Signor Jordi Sànchez i Picanyol possa esercitare i suoi diritti politici in accordo con l’articolo 25 del Patto. Questa richiesta non implica che sia presa alcuna decisione in merito alla questione in esame.
Registrazione del caso. In accordo alla disposizione 97 del regolamento interno della Commissione, una copia della comunicazione è stata inviata allo Stato Spagnolo in data odierna, con la richiesta che qualsiasi informazione o osservazione riguardanti le questioni dell’ammissibilità e il merito della vostra comunicazione dovranno essere inviati alla Commissione entro 6 mesi. Qualsiasi risposta da parte dello Stato Spagnolo Le verrà comunicata per darLe la possibilità di commentarla, se Lei lo riterrà necessario.
Riservatezza. Vi preghiamo di tener presente che le decisioni finali della Commissione per i Diritti Umani verranno rese pubbliche. Vi preghiamo quindi, nel caso la persona/presunta vittima non volesse che venisse resa nota la sua identità, di comunicarcelo al più presto possibile. Inoltre, Vi preghiamo gentilmente di tener presente che visto il grande livello di pubblicità che le decisioni della Commissione solitamente riceve (inclusa la diffusione via internet, che rende la cancellazione e/o correzione dei dati che circolano online virtualmente impossibile) potrebbe non essere possibile soddisfare qualsiasi richiesta di anonimato presentata dopo la pubblicazione della decisione della Commissione. La Commissione declina ogni responsabilità in merito a qualsiasi inconveniente derivante dalla mancata notifica di richiesta di anonimato per tempo da parte della persona/presunta vittima. Per conoscenza, in allegato troverà una copia delle regole di procedura della Commissione.
Distinti saluti
Sarah H CLEVELAND, Olivier de FROUVILLE. | Commissione per i Diritti Umani.
(Trad. Miriam Serra)