Amnesty International chiede ai governi di Spagna e Paesi Baschi di “riconoscere pubblicamente i danni causati dalla tortura nella lotta antiterrorista contro ETA”.
In una lettera consegnata personalmente al presidente basco Iñigo Urkullu e inviata al ministro della giustizia spagnolo Rafael Catalá l’organizzazione per i diritti umani afferma che il governo basco ha già fatto dei passi in questo senso e chiede a Madrid di non ostacolare il percorso della Legge sulle vittime della violenza statale.
Il direttore di Amnesty International nello Stato spagnolo, Esteban Beltrán, accompagnato da altri componenti dell’associazione, si è riunito ieri con il lehendakari Urkullu e il segretario generale alla convivenza e ai diritti umani Jonan Fernández. Il testo che hanno consegnato alle autorità basche e spagnole consiste in un’informativa sul diritto alla verità, alla giustizia e alla riparazione per le vittime di violazione di diritti umani nei Paesi Baschi.
Amnesty International constata che la pratica della tortura è esistita senza essere debitamente perseguita; i governi devono riconoscere pubblicamente le migliaia di vittime esistenti e trasformare la legislazione in materia portandola ai livelli degli standard internazionali in materia.