12-09-2017 UN GIUDICE VIETA UN INCONTRO A FAVORE DEL REFERENDUM A MADRID
Il Comune di Madrid, nella persona del Sindaco Manuela Carmena, aveva concesso uno spazio pubblico ad un collettivo che appoggia l’indipendenza catalana. Oggi la giustizia spagnola ha obbligato la sindaca ad annullare l’evento organizzato dal collettivo Madrileños por el Derecho a Decidir che avrebbe dovuto essere realizzato domenica prossima. La sindaca, ex giudice anticorruzione eletta nella lista civica di unità popolare Ahora Madrid e con un passato nel Partito Comunista, sostiene che la concessione dello spazio pubblico risponde alle norme e che bisogna prediligere il dialogo anche nei confronti dell’indipendentismo.
La consigliera Rommy Arce ha scritto nella documentazione di accettazione della richiesta della sala pubblica che la consultazione catalana gode di “accettazione popolare generalizzata” e che la promozione della causa indipendentista “contribuisce allo sviluppo sociale, senza compromettere l’interesse generale”.
La giustizia ha comunque deciso di paralizzare la concessione dello spazio comunale al gruppo filoindipendentista per possibili incongruenze con i dettami del Tribunale Costituzionale circa la legge del referendum approvata dal Parlamento catalano.
Nel giorni scorsi i consiglieri municipali del PP e di Ciudadanos hanno scritto alla sindaca che “è lei che deve fermare questa iniziativa che incita a celebrare il referendum. O parli con i sindaci catalani che stanno soffrendo pressioni per non aver concesso i locali per lo svolgimento del referendum illegale”.
12-09-2017 LA MAGISTRATURA ORDINA ALLA POLIZIA CATALANA DI SEQUESTRARE LE URNE ELETTORALI. SECONDO IL MINISTRO DEGLI INTERNI CATALANO LA POLIZIA LOCALE GARANTIRA’ IL DIRITTO AL VOTO
La Magistratura ha ordinato stamattina al Maggiore dei Mossos d’Esquadra – la polizia autonoma catalana – Josep LLuis Trapero e agli altri corpi di polizia in Catalogna di sequestrare le urne elettorali e tutto il materiale elettorale per evitare che si consumi “il delitto” del referendum.
La Magistratura ordina a tutte le unità di polizia di agire contro qualsiasi atto delle autorità, di funzionari pubblici o di singoli cittadini conniventi teso alla preparazione e alla celebrazione del “referendum di autodeterminazione illegale”.
Tra i materiali da sequestrare compaiono urne elettorali, schede, manifesti, propaganda, accessori informatici e qualsiasi altro materiale di diffusione, promozione ed esecuzione del “referendum illegale”.
La Magistratura aggiunge che nel caso in cui alcune di queste azioni di sequestro avessero bisogno di un mandato giudiziario dovranno essere segnalate immediatamente.
Nei giorni scorsi il “ministro degli interni” catalano Joaquim Forn ha affermato che “i Mossos garantiranno che la gente voti in libertà e sicurezza” e ha assicurato che continuerà a lavorare anche se dovesse essere inabilitato da decisioni dello Stato o della Magistratura spagnola. Secondo Forn la polizia autonoma catalana non impedirà mai il referendum: “abbiamo una polizia che vuole essere una polizia normale, come tutte le polizie del mondo e la funzione delle polizie non è decidere quando si può o non si può votare, ma garantire che la gente possa votare in piena libertà e sicurezza. I nostri poliziotti sono coperti dalla nostra legalità catalana” e permetteranno alla gente di votare. Il consigliere agli interni ha aggiunto che non ci sarebbe niente di male se la gente, impossibilitata a votare, si mobilitasse in strada, “chiedo solo che lo faccia con civismo e rispetto verso gli altri”.
12-09-2017 DAGLI INTELLETTUALI VALENCIANI UN MANIFESTO A FAVORE DEL REFERENDUM CATALANO E DEL DIRITTO A DECIDERE VALENCIANO
Un gruppo di intellettuali valenciani hanno sottoscritto il manifesto “Va de democràcia” per supportare il referendum del 1 di ottobre. Nel testo assicurano che non vogliono nascondersi dietro una posizione di falsa equidistanza ma che invece vedono la lotta per il diritto a decidere dei catalani con un interesse speciale, non solo come democratici ma anche per tutti quei vincoli che uniscono i valenciani alla Catalogna e alla sua gente.
I firmatari denunciano la deriva autoritaria dello Stato spagnolo che ora sta colpendo in modo eclatante il processo indipendentista catalano ma che non ha mai spesso di ridicolizzare ed eludere le domande del popolo valenciano. I firmatari si chiedono con quale legittimità gli spagnoli possano sostenere di difendere gli interessi linguistici, culturali ed economici dei valenciani mentre il loro Stato ricentralizzatore e ostile, attacca il diritto dei catalani a votare sul proprio futuro come popolo. I promotori invitano i valenciani a sottoscrivere il loro manifesto e difendono la possibilità per il País Valencià di votare quale sia il suo status politico rispetto al resto degli Stati e delle nazioni del mondo, nel momento in cui esista nel loro parlamento una maggioranza che lo desideri.
Il manifesto è promosso da intellettuali, giornalisti, scrittori, professori e attivisti come J. Pérez Benlloch, Eliseu Climent, Guillem Agulló Lázaro e Octavi Monsonís.
12-09-2017 “DA PALMA DI MAIORCA, Sì ALLA REPUBBLICA CATALANA”
Più di 200 manifestanti si sono riuniti giovedì scorso nella piazza principale di Palma di Maiorca in sostegno al progetto di repubblica catalana.
Lo scrittore Antoni Serra ha letto un manifesto davanti a decine di maiorchini che sventolavano bandiere indipendentiste e striscioni per il Sì al referendum.
La manifestazione è stata organizzata dall’Assemblea Sobiranista de Mallorca (ASM), Obra Cultural Balear (OCB) e Avançam. Il presidente dell’ASM ha detto che la concentrazione è stato un atto di solidarietà concreto indirizzato agli abitanti della Comunità Autonoma Catalana della terraferma che potranno votare il 1 ottobre.
Il presidente di Avançam, Miquel Oliver, si è detto sostenitore della creazione della repubblica catalana: “è chiaro che la nostra manifestazione si svolge per sostenere il Sì e per andare oltre”; Oliver è convinto che il Sì vincerà con un’ampia maggioranza.
Le entità che hanno convocato la manifestazione pensano che il referendum è una data importante tanto per gli abitanti della Comunità Autonoma Catalana che per i maiorchini.
La manifestazione ha visto la presenza anche del sindaco di Palma, Antoni Noguera, che non ha partecipato attivamente ma ha salutato i convenuti tra cui molti suoi compagni di partito Més per Mallorca. Il sindaco ha dichiarato spesso la sua adesione al sovranismo catalano e la sua presenza è abituale in occasioni come questa.
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