I socialisti catalani [PSC] decidono all’unanimità di non seguire la disciplina interna al PSOE spagnolo che vuole astenersi nel parlamento di Madrid per consentire l’investitura di Mariano Rajoy [PP] come primo ministro.
Il segretario del PSC, Miquel Iceta, prende in considerazione la possibilità di una crisi nei rapporti tra i socialisti catalani e il partito centrale spagnolo. “Potrebbe accadere che il PSOE chieda una revisione dei rapporti stabiliti nel 1978 ma chiaramente due forze non portano avanti un progetto comune se una delle due non vuole farlo”, ha detto Iceta, aggiungendo che mai avrebbe potuto immaginarsi che la causa scatenante di una crisi tra PSC e PSOE sarebbe potuta essere l’investitura di un primo ministro spagnolo del PP.
Il concetto, anche penale, di disobbedienza rispetto ai poteri dello Stato centrale sta caratterizzando questa fase politica e sociale catalana. La disobbedienza dei socialisti catalani potrebbe avere conseguenze pesanti ma Iceta si dice pronto a prendersene la responsabilità paventando la possibilità di strutturare il rapporto in modo simile a quello esistente tra la CDU tedesca e la CSU bavarese: due partiti indipendenti. In campo anche l’ipotesi estrema di un PSOE costretto a riorganizzarsi in catalogna come partito, con o senza rapporti con il PSC.